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mercoledì 11 ottobre 2017

LO SFRUTTAMENTO MINORILE DEGLI SCHIAVI BAMBINI

 LA STORIA DI IQBAL MASIH


 Iqbal Masih,nacque nel 1983 in una famiglia  molto povera in Pakistan.
Quando aveva cinque anni i suoi genitori si indebitarono per pagare le spese matrimoniali del primo genito e Iqbal fu ceduto a un fabbricante di tappeti per dodici dollari.


Fu quindi costretto a lavorare un minimo di dodici ore al giorno per sette giorni alla settimana,incatenato al telaio,per una sola rupia.

Cercò di fuggire e si rivolse alla polizia,ma venne riportato in fabbrica e bastonato.
Nel 1992 riusci' a uscire dalla fabbrica di nascosto e partecipò a una manifestazione contro il lavoro minorile.
Dal 1993 cominciò a viaggiare per il mondo e  partecipare a conferenze internazionali per sensibilizzare il mondo sui diritti internazionali dell'infanzia.

In una conferenza a Stoccolma affermò che: "Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro.Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere in mano sono penne e matite."
Grazie a lui circa tremila piccoli schiavi poterono uscire dalla loro condizione:sotto la pressione internazionale,il governo Pakistano iniziò infatti a chiudere decine di fabbriche di tappeti.
Un giorno disse di sé: "Da grande voglio diventare avvocato e lottare perché i bambini non lavorino troppo".
Il 16 aprile 1995,a solo dodici anni, Iqbal venne ucciso mentre si stava recando in bicicletta in chiesa con i suoi cugini.






LE NOSTRE CONSIDERAZIONI
Non è giusto vendere bambini  e farli lavorare  incatenati ( Giulia Lepre)


Iqbal è stato un bambino molto coraggioso .(Giovanni Paolo Cuomo)


Tutti i bambini devono andare a scuola (Sara)

Non è giusto che i bambini lavorino per pochi soldi. (Viola)
No allo sfruttamento minorile! (Andrea)


 Il mondo non  può essere d'accordo con lo sfruttamento minorile. ( Claudia)






I bambini non devono essere  obbligati a lavorare,ma devono andare a scuola con penne e matite      (Fabbiana )





IL 20 NOVEMBRE  SI RICORDA LA GIORNATA DEI DIRITTI DEI BAMBINI



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